Metodologia dell’Iperpnea isocapnica con metodo SpiroTiger nel trattamento della rachide cervicale

La Ricerca Universitaria: Iperpnea Isocapnica con il metodo SpiroTiger

Tesi di laurea discussa:

La metodologia dell’Iperpnea isocapnica con il metodo SpiroTiger nel trattamento della rachide cervicale

Università degli Studi di Pavia Prof. Alessandro Nespoli Laureando in Scienze Motorie Relatore Prof. Luca Deidda, Chinesiologia

Abstract: “Attraverso l’analisi delle corrette Frequenze Respiratorie (FR 26-30 atti resp / min) atte ad allenare i mm accessori del rachide cervicale, si analizzano due gruppi di pazienti con patologie del rachide cervicale confrontando i risultati ottenuti con 10 sedute di Ginnastica Posturale in confronto a 10 sedute di Allenamento dei muscoli respiratori con metodo SpiroTiger”

Conclusioni: “Le considerazioni finali (...) sono molte e lasciano la possibilità ad approfondimenti e successivi studi. La soddisfazione più grande è stata quella di riscontrare un miglioramento notevole in tutti e 10 i soggetti; ascoltare, valutare e capire tutte le loro nuove e positive sensazioni, avvertire e percepire, dai piccoli gesti agli sguardi, lo scetticismo iniziale diventare convinzione per come sono stati seguiti e per la nuova metodica. Per tutti e dieci i soggetti è stato riscontrato oltre che un miglioramento posturale anche una diminuzione di percezioni della sintomatologia dolorifica; questo fatto è certamente da ricondursi ai miglioramenti posturali evidenziati dai risultati ottenuti, ma anche dal fatto che aumentando contemporaneamente i parametri respiratori, si favorisce e facilita il circolo arterioso con conseguente miglior ossigenazione ai tessuti periferici.”

“La stabilità del busto è un altro aspetto e risultato ottenuto per tutti e dieci i soggetti così come la diminuzione dell'affanno e della fatica nel fare e compiere gesti nel quotidiano. Tutto ciò deve ricondursi ad un miglioramento dei parametri cardio-respiratori nelle persone del gruppo sperimentale, ad una aumentata consapevolezza e percezione respiratoria nonché ad una maggior coordinazione e resistenza di tutta la muscolatura respiratoria”. … “Tutti i soggetti hanno voluto accertarsi, concluso il periodo di studio, di essere seguiti anche in futuro per poter migliorare e mantenere lo stato di benessere acquisito”… “Tutte queste considerazioni ci portano a dare molta importanza ai parametri soggettivi, come quelli legati alla percezione dello stato dolorifico, che difficilmente trovano validità scientifica ma che costituiscono un obiettivo molto importante per i soggetti interessati.”